…Io ti veggo molto ansioso ed inquieto per l’acquisto della perfezione. Ora ti dichiaro essere questa soverchia ansiosità ed irrequietezza che ti fa soverchiamente temere di non raggiungere quella perfezione a cui Dio ti chiama. “Dio non è, leggiamo nei libri dei Re, nel vento gagliardo, né nell’agitazione, né nei fuochi, ma nella dolce e tranquilla aura d’un vero vento quasi impercettibile”(Cf. 1 Re 19, 11ss). Lascia dunque che Dio ti guidi e non pensare molto a te stesso…Tu sai, figliuol mio, che Iddio in generale vuol essere servito con l’essere amato sopra tutte le cose, ed il nostro prossimo come noi medesimi (Cf. Mc 12,28ss); in particolare egli vuole che tu osservi la sua santa legge, osservando pure, ma sempre con amore, i doveri inerenti al tuo stato, e che con docilità e sottomissione vivi sotto la scorta della tua guida, e tanto basta. (San Giovanni Rotondo, 22 dicembre 1917, Padre Pio a Fra Emmanuele da San Marco la Catola, Ep. IV, p.414s) Leggi tutto »
- Dagli scritti di Padre Pio:
Gesù è tornato al suo luogo di preghiera (l’orto) ed un altro quadro più orrendo del primo gli si rappresenta. Tutti i nostri peccati, con tutte le nostre brutture, si schierano dinanzi a lui, in tutti i loro particolari. Vede tutta la malvagità, la malizia delle creature nel commetterli. Conosce egli fino a qual punto questi peccati ledono e oltraggiano la maestà di Dio. Vede tutte le nefandezze, le immodestie, le bestemmia che si elevano dalle labbra delle creature accompagnate dalla malizia dei loro cuori, quei cuori e quelle labbra create per sciogliere al Creatore soltanto inni di lode e di benedizione. Vede i sacrilegi di cui si imbrattono e sacerdoti e fedeli, non curanti di quei Sacramenti istituiti per la nostra salvezza e come mezzi necessari di comunicazione di grazie divine, fatti mezzi invece di peccati e di condanna per le anime.
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GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA
GIUBILEO DEI GRUPPI DI PREGHIERA DI PADRE PIO
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Piazza San Pietro
Sabato, 6 febbraio 2016
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Vi do il mio benvenuto – vedo che siete molto numerosi! – e ringrazio Monsignor Castoro per le parole che mi ha indirizzato. Rivolgo un saluto a tutti voi, che venite da diversi Paesi e regioni, uniti da grande affetto e gratitudine verso san Pio da Pietrelcina. Gli siete molto grati, perché vi ha aiutato a scoprire il tesoro della vita, che è l’amore di Dio, e a sperimentare la bellezza del perdono e della misericordia del Signore. E questa è una scienza che dobbiamo imparare tutti i giorni, perché è bella: la bellezza del perdono e della misericordia del Signore.
Possiamo proprio dire che Padre Pio è stato un servitore della misericordia. Lo è stato a tempo pieno, praticando, talvolta fino allo sfinimento, “l’apostolato dell’ascolto”. E’ diventato, attraverso il ministero della Confessione, una carezza vivente del Padre, che guarisce le ferite del peccato e rinfranca il cuore con la pace. San Pio non si è mai stancato di accogliere le persone e di ascoltarle, di spendere tempo e forze per diffondere il profumo del perdono del Signore. Poteva farlo perché era sempre attaccato alla fonte: si dissetava continuamente da Gesù Crocifisso, e così diventava un canale di misericordia. Ha portato nel cuore tante persone e tante sofferenze, unendo tutto all’amore di Cristo che si è donato «fino alla fine» (Gv 13,1). Ha vissuto il grande mistero del dolore offerto per amore. In questo modo la sua piccola goccia è diventata un grande fiume di misericordia, che ha irrigato tanti cuori deserti e ha creato oasi di vita in molte parti del mondo. Leggi tutto »
Natale:
Luce per ieri!
Luce per oggi!
Luce per domani!
Dio dal Paradiso, sulla terra…nella tua vita quotidiana!
Chiede alla tua carne, oggi, di farsi carne!
Digli SI! Come fece Maria, e nel tuo cuore sarà DIO, sarà PACE!
Con tutto il cuore AUGURISSIMI affinché tutti,
dicendo SI a Dio, possiamo rendere questo mondo “Regno di Dio”
secondo il suo progetto universale di Salvezza!
Buon Natale!
don Emilio
– La sofferenza, pegno d’amore -
Dagli scritti di Padre Pio:
So benissimo che la croce è il pegno dell’amore, la croce è caparra di perdono, e l’amore che non è alimentato, nutrito dalla croce, non è vero amore…ho grandissimo desiderio di soffrire per amore di Gesù. E come va poi che alla prova, contro ogni mio volere, si cerca qualche sollievo? Quanta forza e violenza debbo farmi in queste prove per ridurre al silenzio la natura, diciamola così, che reclama altamente di essere consolata. Questa lotta non vorrei sentirla, molte volte mi fa piangere come un bambino perché sembrami che sia mancanza di amore e di corrispondenza a Dio. (Pietrelcina, 21 aprile 1915, Padre Pio a padre Agostino, Ep. I, p. 571s) Leggi tutto »