- L’ombra del Signore -
Dagli scritti di Padre Pio:
Ti prego e ti esorto a non abbandonare mai il proseguimento delle sante risoluzioni che hai fatte, perché Iddio che te le ha messe in cuore, te ne dimanderà conto: e per ben conservarle, sta’ sempre presso il Salvatore, perché la sua ombra è salutifera per la nascita e la conservazione di tali frutti. Io lo supplico a tenerti con la sua santa mano, acciocché mai ti diverti dalla santa e dritta strada che egli ti ha mostrato. Ad un cuore valoroso nessuna cosa è impossibile. ( Ep. IV,259)
Dagli scritti di Padre Pio:
Insomma, mia buona figliuola, non filosofeggiare sul tuo interno martirio, non replicare, prosegui francamente: no, Gesù non saprebbe perderti, mentre che per non perderlo, tu persisti nelle tue risoluzioni. Che il mondo rovesci; che tutto sia nelle tenebre, in fumo, in tumulto, ma Dio è con te. Ma se Dio dimora nelle tenebre, e sul monte Sinai, tra i lampi e tuoni, non saremmo noi contenti essergli vicino? (Ep.III,174)
Dagli scritti di Padre Pio:
Tenetevi sempre forte nella fede e siate sempre vigilante che così saranno fugate tutte le mali arti del nemico. Quest’appunto è l’ammonimento che ci da il principe degli apostoli san Pietro: “ Siate temperanti, e vegliate…” Sì, figliuola diletta di Gesù, nelle ore di combattimento specialmente, ravvivate la vostra fede nelle verità della dottrina cristiana, ed in modo singolarissimo ravvivate la fede nelle promesse di vita eterna che il dolcissimo Signor nostro fa a coloro che combatteranno con forza e coraggio. ( Ep.II,248)
Dagli scritti di Padre Pio:
Fortunate quelle anime che sono scritti nel libro di vita eterna! Fortunate le mille volte quelle anime che in vita formano le beniamine del divin Cuore! … Sopporta il tuo esilio a solo fine che Dio lo vuole. Quale grande guadagno l’è questo per te. Vivrò in questa crudele vita, o mio Gesù, e la speranza ed il silenzio saranno la fortezza mia, finché dura questa misera vita. E voi intanto fate ardere, o mio creatore e mio Dio, nel mio cuore questa bella fiamma dell’amor vostro… O centro unico di ogni mia felicità, o mio Dio, e quanto dovrò dunque io aspettare ancora? (Ep.I,650)
Tratto dall’ Epistolario I,II,III,IV, II edizione anno 1973, 1975, 1977, 1984, a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.
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