La corona del rosario, che scorre costantemente fra le dita di Padre Pio, palesa l’infinita serie di Ave alla Madre del Cielo. E in ognuna di quelle Ave, Padre Pio racchiude il suo cuore di timido fanciullo, di messaggero dei nostri segreti, di fratello dei nostri dolori, di padre di anime. Cogli Angeli e i Santi, nell’umiltà e nel gaudio, vivrà e morirà cantando l’Ave.

AVE MARIA

O Madre, ti saluto

con l’Ave tutto il giorno.

E l’ora della notte

sul ritmo dei miei palpiti

diventa tutta un’Ave.


Ti chiamo con la gioia

del trepidante bimbo.

Affido al cuore tuo

il peccator pentito,

che chiede a Dio perdono.


Affanni e dubbi t’offro

di tanti figli miei.

Nell’Ave son le croci

deposte nel mio cuore

dai mille figli d’Eva.


Nell’Ave ti ricordo

del Purgatorio l’ansia.

Nell’Ave chiudo tutta

la piena del miko cuore,

che brama te, Maria.


Con tutti i servi tuoi,

con Gabriele Arcangelo,

in umiltà devota,

col Paradiso in gaudio

vivrò cantando l’Ave.

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