– L’amore di Gesù -
Dagli scritti di Padre Pio:
Non temere, mia buona figliuola, è Gesù che opera in te: tu umiliati sotto la potente mano di Dio, pregalo, ringrazialo e lascia che Gesù ti tratti come a lui piace!… Le oscurità nel tuo spirito sono luce, anzi è lo stesso sole di giustizia che rifulge nella tua anima. (Ep.III.217)
Dagli scritti di Padre Pio:
Il martirio che tu senti nel tuo spirito è prodotto da Dio stesso, cioè da quella “forza misteriosa” che ti tiene sempre in dolce e doloroso deliquio. Se non fosse l’opera di Dio, potrebbe essere codesto deliquio dolce e doloroso e rassegnato nello stesso tempo? E’ l’amore che ferisce e sana, sana e ferisce. (Ep.III.218)
Dagli scritti di Padre Pio:
Tu ti lamenti col Signore! C’è colpa? No! Sono i lamenti del figlio col padre, sono i sospiri dell’anima che cerca il suo bene. E siccome non vi è colpa nella ricerca del BENE, non vi è colpa neppure nel lamentarti che ne fai per avere questo Bene. L’anima non lo vede questo bene che è in sé, e perciò cerca, si lamenta, e sospira; ma il bene è in essa.(Ep. III.218)
Dagli scritti di Padre Pio:
Il quadro della vita, se è composto da rappresentazioni di colpe commesse, è bugiardo e perciò viene dal demonio. Voi siete amata da Gesù, e Gesù ha già perdonato le vostre colpe e quindi non vi può essere più luogo ad abbattimento di spirito. Il volervi persuadere del contrario è un vero perditempo, è una offesa che si arreca al Cuore di questo nostro tenerissimo Amante. Se, al contrario, il quadro della vita è la rappresentazione di ciò che potevate e potreste essere, allora viene da Dio. (Ep.III.238)
Dagli scritti di Padre Pio:
Tutto ciò che in voi passa è tutto opera di Gesù e voi dovete crederlo.
A voi non spetta sindacare l’opera del Signore, ma sebbene dovete umilmente sottoporvi a queste divine operazioni. Lasciate libertà piena alla grazia che opera in voi e rammentate di non mai turbarvi per qualsiasi cosa avversa che possa avvenirvi, sapendo essere tutto questo un impedimento al divino Spirito.
Tratto dall’Epistolario III, II edizione anno 1977 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.
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