Dagli scritti di Padre Pio:
Anche ammesso che tu abbia commesso tutti i peccati di questo mondo, Gesù ti ripete : “ Ti sono rimessi molti peccati, perché molto hai amato! ”. Ma allora, mi dirai, perché la prova dell’abbandono del mio povero spirito? E’ la prova del celeste amore: è la prova del profeta che gridava: Venni in alto mare e la tempesta mi ha sommerso! Liberami… dal profondo delle acque: non mi sommerga la tempesta dell’acqua! E’ questa la prova delle anime predilette di quel Gesù che ha voluto sentire tutta la paura di quella misteriosa tempesta morale del deserto, dell’orto, del calvario. Ogni anima che vuole salvarsi deve assaggiare qualche cosa di quella tempesta misteriosa, perché ogni anima predestinata deve somigliare a Gesù. Ebbene non hai scelto Gesù per tua porzione? Dunque lascia che Gesù ti tratti come gli piace. (Ep.III 212)
Preghiamo ponendo in Dio la nostra speranza e fiducia:
O Signore, che cosa è mai la fiducia che ho in questa vita?
Quale è il mio più grande conforto, tra tutte le cose che si vedono sotto il cielo?
Non sei forse tu, o Signore, mio Dio di infinita misericordia?
Dove mai ho avuto bene senza te; quando mai ho avuto male con te?
Voglio essere povero per te, piuttosto che ricco senza di te; voglio restare pellegrino su questa terra,
con te, piuttosto che possedere il cielo senza di te. Giacchè dove sei tu, là è cielo; e dove tu non sei,
là è morte ed inferno.
TI SUPPLICHIAMO, O SIGNORE, SOCCORRI I TUOI FIGLI
CHE HAI REDENTI CON IL TUO SANGUE PREZIOSO.
SANGUE DI CRISTO, FIUME DI MISERICORDIA, SALVACI
Dagli scritti di Padre Pio:
“ Quand’ anche mi uccidesse – disse Giobbe – io spererei in lui “. No, mia figliuola, le tue impotenze non t’impediscono d’entrare in te stessa. Noi desideriamo or questo, or quello; sebbene avessimo Gesù nel nostro petto, non siamo mai contenti, pure egli è tutto ciò che possiamo desiderare. Una cosa sola è necessaria, cioè di essere vicino a lui. (Ep.III 287)
Affidiamoci al Signore con fiducia e speranza:
Sei tu il mio desiderio ultimo; perciò io ti debbo seguire, con gemiti e lacrime ed alte, commosse preghiere. In una parola, non
posso avere piena fiducia in alcuno che mi venga in aiuto nelle varie necessità, fuorché in te soltanto, mio Dio.
“ La mia speranza” e la mia fiducia sei tu (Sal 141,6); tu, il mio consolatore, il più fedele in ogni momento.
TI SUPPLICHIAMO, SIGNORE, SOCCORRI I TUOI FIGLI
CHE HAI REDENTI CON IL TUO SANGUE PREZIOSO
SANGUE DI CRISTO, PANE E DOLCEZZA DEI CUORI, SALVACI
Dagli scritti di Padre Pio:
L’ansietà è uno dei maggior traditori che la virtù e soda devozione possano mai avere. Finge di riscaldarsi al bene operare, ma non lo fa, se non per raffreddarsi, e non ci fa correre, per farci inciampare e per questo bisogna guardarsene in ogni occasione, particolarmente nell’orazione; e per meglio riuscirci, sarà bene ricordarsi che le grazie ed i gusti dell’orazione non sono acque della terra ma del cielo, e che perciò tutti i nostri sforzi non bastano a far cadere, benché sia necessario il disporsi con grandissima diligenza sì, ma sempre umile e tranquilla: bisogna tenere il cuore aperto verso il cielo, ed aspettare di là la celeste rugiada. (AP)
Con fiducia preghiamo nostro Signore:
Benedici e santifica, con la tua celeste benedizione, l’anima mia, affinché essa sia fatta tua santa dimora e sede della tua eterna
gloria, e nulla si trovi in questo tempio della tua grandezza, che offenda l’occhio della tua maestà. Guarda a me, nella tua immensa
bontà e nell’abbondanza della tua misericordia.
TI SUPPLICHIAMO, O SIGNORE, SOCCORRI I TUOI FIGLI
CHE HAI REDENTI CON IL TUO SANGUE PREZIOSO
SANGUE DI CRISTO, DELLA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA , SALVACI
Tratto dall’Epistolario III, II edizione anno 1977 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.
Il terzo scritto è preso dagli Archivi di Padre Pio.
Lascia un commento