Dagli scritti di Padre Pio:
(Gesù) entrato nell’Orto, dice loro: “Restate qui, vegliate e pregate affinché non entriate in tentazione”(Mt 26,36); state all’erta, par che dica loro, perché il nemico non dorme; premunitevi contro di lui con l’arma della preghiera, affinché non possiate essere coinvolti ed indotti nel peccato. È l’ora delle tenebre. Ciò raccomandato, si allontana da loro quanto un lanciare di pietra e si prostra a terra. Egli è estremamente triste. L’anima sua è in preda ad indescrivibile amarezza. (Appendice V, Agonia di Gesù nell’Orto,p.893)
Dagli scritti di Padre Pio:
Notte la più orrenda, che non ne sorgerà mai una eguale! … che contrasto, o Gesù, con la bella notte del tuo Natale, quando gli angeli tripudianti annunziarono la pace, cantando gloria. Ed ora parmi che mesti ti fanno corona, tenendosi a rispettosa distanza, come rispettando la suprema angoscia del tuo spirito. È questo il luogo ove giunse Gesù per pregare … vede egli prima Giuda, discepolo suo, tanto da lui amato, che lo vende per sole poche monete, che è per appressarsi all’Orto per tradirlo e consegnarlo in mano dei nemici. Lui! … l’amico, il discepolo … ma no, egli si perde e Gesù piange la sua volontaria perdita. (Appendice V, Agonia di Gesù nell’Orto, p. 894)
Dagli scritti di Padre Pio:
Si vede legato, trascinato dai suoi nemici per le vie di Gerusalemme, per quelle stesse vie ove pochi giorni innanzi era passato trionfalmente acclamato quale Messia … si vede dinanzi ai Pontefici percosso, dichiarato da essi reo di morte. Lui, l’autore della vita, si vede condotto da un tribunale all’altro in presenza di giudici che lo condannano. Vede il popolo suo, da lui tanto amato e beneficato, che l’insulta, lo maltratta e con urli infernali, con fischi e schiamazzi ne chiede la morte e la morte di croce … si vede giunto al Calvario; crocifisso spietatamente, elevato su di essa, a vista di tutti … Oh! Dio, che lunga agonia di tre ore, che dovrà straziarlo fra gli insulti di tutto un popolo folle e spietato … vede l’abbandono del Padre, la desolazione della Madre appiè della croce. (Appendice V, Agonia di Gesù nell’Orto, p. 895)
Dagli scritti di Padre Pio:
Gesù, comunica ancora a me la stessa forza, quando, nella previsione dei mali futuri, la mia debole natura vorrà ribellarsi, ch’io affronti come te e con serena pace e tranquillità tutte le pene e travagli, che possa incontrare in questa terra di esilio; unisca tutto ai meriti tuoi, alle tue lagrime affinché cooperi con te alla mia salvezza e fugga il peccato, che fu l’unica causa che ti fece sudar sangue e ti ridusse a morte. (Appendice V, Agonia di Gesù nell’Orto, p.910)
Tratto dall’Epistolario IV, II edizione anno 1984 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.
Lascia un commento