Dagli scritti di Padre Pio:
… Ebbi tempo di offrirmi tutto intiero al Signore per lo stesso fine che aveva il Signore per lo stesso fine che aveva il Santo Padre nel raccomandare alla Chiesa intiera l’offerta delle preghiere e dei sacrifizi. E non appena ebbi finito di ciò fare mi sentii piombare in questa sì dura prigione e sentii tutto il fragore della porta di questa prigione che mi si rinchiudeva dietro. Mi sentii stretto da durissimi ceppi, e mi sentii subito venir meno alla vita. Da quel momento mi sento nell’inferno, senza alcuna sosta nemmeno per un istante. ( San Giovanni Rotondo, 27 luglio 1918, Ep. I, p. 1053)
Dagli scritti di Padre Pio:
Le messi sono molte, gli operai sono pochi. Chi dunque raccoglierà le messi nel campo della chiesa, che sono ormai tutte imminenti alla maturità? Andranno esse disperse sul suolo per la paucità degli operai? Saranno esse raccolte dagli emissari di satana, che purtroppo sono moltissimi ed assai cattivi? Ah! Nol permette mai il dolcissimo Iddio; si muova a pietà della umana indigenza, che sta divenendo estrema. Preghiamo per la causa della santa Chiesa, nostra tenerissima madre; consacriamo e sacrifichiamo tutto a Dio e totalmente a questo fine, ed intanto aspettiamo aspettando. ( Pietrelcina, 20 aprile 1914, Ep. I, p. 466)
Dagli scritti di Padre Pio:
Mi vado alle volte domandando se vi siano delle anime che non si sentono bruciare il petto del fuoco divino, specialmente allorché si trovano dinanzi a lui in sacramento. A me sembra ciò impossibile, massimamente se ciò riguarda un sacerdote, un religioso… vi sono momenti che mi si presenta alla mente la severità di Gesù e sono sul momento di affliggermi; mi metto a considerare la sua piacevolezza e tutto ne rimango consolato. Non posso non abbandonarmi a questa dolcezza, a questa felicità… riconosco pur troppo essere tutto opera del suo amore infinito… preghiamo, padre mio, affinché il Signore voglia allontanare dalla chiesa le dense nubi che si aggirano sull’orizzonte. (Pietrelcina, 3 dicembre 1912, Ep. I, p. 317s)
Dagli scritti di Padre Pio:
Pregate per i perfidi, pregate per i tiepidi, pregate per i fervorosi ancora, ma specialmente pregate pel sommo Pontefice, per tutti i bisogni spirituali e temporali della santa chiesa, nostra tenerissima madre; ed una preghiera speciale per tutti coloro che lavorano per la salute delle anime e per la gloria di Dio colle missioni fra tanta gente infedele e incredula. (Pietrelcina, 11 aprile 1914, Ep. II, p. 70)
Tratto dall’Epistolario I, II, II edizione anno 1973, 1975 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni
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