Dagli scritti di Padre Pio:
Oh quanto è sublime e soave il dolce invito del divin Maestro: “Chi vuol venire dopo di me, rinneghi se stesso, e (prenda) la sua croce e mi segua” (Mt 16,24). Era questo invito che faceva uscire santa Teresa in quella preghiera verso lo Sposo Divino: “O patire o morire”. Era pure questo invito che faceva esclamare santa Maria Maddalena de’ Pazzi: “Sempre patire e non morire”. Era pure per questo invito che rapito in estasi il serafico nostro padre san Francesco esclamava: “È tanto il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto”. Lungi sia da noi il lamentarci di quante afflizioni ed infermità piacerà a Gesù mandarci. (Pietrelcina, 26 novembre 1914, Padre Pio a Raffaelina Cerase, Ep.II, p.249)
Dagli scritti di Padre Pio:
Giunto al termine di sua mortale carriera, il divin Redentore, dopo averci lasciato tutto se stesso nel sacramento d’amore e nutriti i suoi discepoli delle sue carni immacolate, si avvia con i suoi all’orto degli Ulivi, luogo noto ai discepoli ed allo stesso Giuda. “Io sarò con voi”. E voi non vi turbate, o discepoli, perché la divina promessa non verrà meno; la prova l’avete nella presente ora solenne. Egli è là per dare inizio alla sua dolorosa passione; più che pensare a sé, è tutto premura per voi. O quale immensità d’amore racchiude quel cuore! (Appendice V,Ep.IV, p.892)
Dagli scritti di Padre Pio:
Gesù, adorato Gesù, ch’io muoia accanto a te! Gesù, il mio silenzio contemplativo, accanto a te… è più eloquente…Gesù, le tue pene penetrano nel mio cuore ed io mi abbandono accanto a te, le lagrime si disseccano sul mio ciglio ed io gemo con te, per la causa che a tale agonia ti ridusse e per l’intenso infinito tuo amore, che a tanto ti sottopose”. (Appendice V, Ep.IV, p.906)
Dagli scritti di Padre Pio:
Seguiamo il divin Maestro per l’erta del Calvario carichi della nostra croce…ringraziamolo e teniamoci fortunati di tanto onore a noi fatto, sapendo che l’essere in croce con Gesù è atto sommamente più perfetto di quell’altro di contemplare solamente Gesù in croce. (Pietrelcina, 26 novembre 1914, Ep.II, p.249)
Tratto dall’Epistolario II, IV, II edizione anno 1975,1984 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.
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