– Padre Pio pieno di amore per il suo Dio -
Dagli scritti di Padre Pio:
Iddio lo sento al centro dell’anima mia, ma non saprei dirvi il come lo sento. Questa di lui presenza, lungi dal consolarmi, accresce all’infinito il mio martirio, che in ogni istante mi fa cadere in un deliquio estremamente penoso. Lo sento su me presente, eppure la sua presenza di quanta caligine è rivestita! Il mio sguardo è sempre fisso in questa misteriosa e strana presenza, e più vi fisso lo sguardo e più maggiormente sento accrescere le mie pene interne, perché l’oggetto da contemplare si va sempre più ingrandendo, tenendosi sempre più nascosto.(San Giovanni Rotondo, 6 settembre 1916, Padre Pio a padre Benedetto, Ep.I, p.817)
Dagli scritti di Padre Pio:
E chi potrebbe dire di quanto aiuto mi è l’avere di continuo Gesù dal lato. Questa compagnia mi fa guardare con maggiore studio di far cosa che a Dio dispiace. Mi sembra che Gesù mi stia costantemente a guardare. Se mi avviene che qualvolta perdo la presenza di Dio, sento tosto che nostro Signore mi richiama al dovere. La voce con cui mi richiama non so esprimerla, so però che è assai penetrante e l’anima che la sente non può quasi rifiutarsi. (Pietrelcina, 7 luglio 1913, Padre Pio a padre Benedetto, Ep. I, p. 382)
Dagli scritti di Padre Pio:
L’anima è in preda continua ad una gran pace; mi sento fortemente consumare dal desiderio estremamente grande di piacere a Dio; mi fa guardare, da che il Signore mi ha favorito di questa grazia, con immenso disprezzo tutto ciò che non mi aiuta ad accostarmi a Dio. Sento una indicibile confusione nel non potermi far ragione onde mai mi venga un tanto bene. (Pietrelcina, 7 luglio 1913, Padre Pio a padre Benedetto, Ep. I, p. 383)
Padre Pio rivolgendo un saluto serale ai suoi figli spirituali così li esortava:
Ricordiamoci che la parola amare nell’esilio risuona lo stesso che amaro…quindi cerchiamo di amare con amore, pur soffrendo, perché il soffrire è proprio quello che ci fa espiare le nostre manchevolezze e ci prefigge il Signore, se aspiriamo a questo. Soltanto in Paradiso si ama senza dolore. Quindi è necessario assoggettarsi con amore, a quello di amare con amaro… vestiamoci di pazienza, di coraggio e di perseveranza. È il Signore che ce l’ha raccomandato. ( 26 giugno 1959)
Avvolte mi sembra impossibile che Dio ci possa amare con tanta miseria interiore e come poter divenire come Egli vuole? Quanto male da estirpare dentro di noi…..e come essere felici in questa vita davvero è un mistero