Il compagno di scuola che scrive il biglietto amoroso firmandolo col nome di Francesco, futuro Padre Pio, intende solo fare uno sherzo. Questo costerà molto al caro Francesco, che però, proprio così, rivela la sua vocazione a pagare per gli altri.
LO SCHERZO
“Io ti voglio tanto bene”.
Fu la causa di gran pene!
Il pievano e l’insegnante
lo dichiarano furfante.
Ma Francesco non ha colpa.
I compagni della classe
ci si fan risate grasse.
Nella scuola e per la via
è continua parodia.
L’innocente è senza scampo.
Pur scoppiato come un fungo,
questo scherzo dura a lungo.
Finalmente compie il corso
nel colpevole il rimorso
e confessa avanti a tutti.
Controllato quel biglietto,
fu capito chiaro e netto
che non era di Francesco
quella firma in arabesco.
Tu, Francesco, non l’accusi?
La risposta fu stupenda:
“Io volevo fare ammenda
della colpa non commessa
per sottrarre gli altri ad essa”.
Tu sei già mallevadore!
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