Dagli scritti di Padre Pio:
Tenetevi sempre forte nella fede e siate sempre vigilante che così saranno fugate tutte le mali arti del nemico. Quest’appunto è l’ammonimento che ci da il principe degli apostoli san Pietro: “Siate temperanti, e vegliate: perché il diavolo vostro avversario, come leone che rugge, va attorno cercando di divorare: a cui resistete forti nella fede”; ed a maggiormente incoraggiarci egli soggiunge pure: “sapendo come le stesse cose patiscono i vostri fratelli che sono pel mondo” (1 Piet. 5,8). Sì, figliuola diletta di Gesù, nelle ore di combattimento specialmente, ravvivate la vostra fede nella verità della dottrina cristiana, ed in modo singolarissimo ravvivate la fede nelle promesse di vita eterna che il dolcissimo Signor nostro fa a coloro che combatteranno con forza e coraggio. (Ep.II,Lett.36 del 26.11.1914, p.248)
Dagli scritti di Padre Pio:
Non è forse il nostro Iddio il più forte di tutti? Chi potrà fargli resistenza? Chi avverserà i suoi decreti, i suoi voleri? Non ha egli forse promesso ad ogni anima, che egli non permetterà ch’ella venga tentata sopra delle sue forze?(Cf. 1 Cor. 10,13). Forse che egli non è fedele nel mantenere le sue promesse? Vi sarà anima che ciò il pensi? Sì ve n’è una, e questa volete sapere qual è? È quella dello stolto, è quella del pazzo: “Il pazzo disse nel cuore suo non vi è Dio ( il Dio veritiero)”(Sal. 31, 1; 52,1). E pazzo è l’uomo… che pecca per la incredulità, per la mancanza di fiducia. (Ep.II,Lett.67 del 13.5.1915, p.418/9)
Dagli scritti di Padre Pio:
O figlia di poca fede, ti ripeto anche io, col divin Maestro, che cosa tu temi? No, non temere, tu cammini sul mare tra i venti e le onde, ma sii certa che sei con Gesù. Che c’è da temere? Ma se il timore ti sorprende, grida forte anche tu: “O Signore, salvami!” Egli ti stenderà la mano, e questa mano l’è appunto quel tenuissimo raggio di fiducia in lui che senti in fondo al tuo spirito: stringila forte questa mano, e cammina allegramente almeno nella punta del tuo spirito. (Ep.III,Lett.3 del 24.12.1917, p.173)
Dagli scritti di Padre Pio:
… Mia buona figliuola, non filosofeggiare sul tuo interno martirio, non replicare, prosegui francamente: no, Gesù non saprebbe perderti, mentre che per non perderlo, tu persisti nelle tue risoluzioni. Che il mondo rovesci; che tutto sia nelle tenebre, in fumo, in tumulto, ma Dio è con te. Ma se Dio dimora nelle tenebre, e sul monte Sinai, tra lampi e tuoni (Es, 19,16), non saremmo noi contenti essergli vicino? (Ep.III,Lett.3 del 24.12.1917, p.174)
Tratto dall’Epistolario II, III, II edizione anno 1975, 1977 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni.
Lascia un commento