– La vanagloria è contraria alla perfezione -
Dagli scritti di Padre Pio:
Nostro Signore per addimostrarci quanto la vanagloria sia contraria alla perfezione, ce lo dimostra con quella riprensione che fece agli apostoli, quando li vide pieni di compiacenza e di vanagloria, allorché i demoni si mostravano obbedienti ad ogni loro comando: “non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10,20). E per radicar bene i tristi effetti di questo maledetto vizio nelle loro menti, allorché riesce ad insinuarsi nei cuori, li atterrisce ponendo sotto i loro occhi l’esempio di Lucifero precipitato da tanta altezza per la vana compiacenza che si prese delle doti, a cui Iddio lo aveva innalzato: “io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore”(Lc 10,18). (Pietrelcina, 2 agosto 1913,Padre Pio a padre Agostino, Ep. I, p. 397)
Dagli scritti di Padre Pio:
Il demonio, caro padre, sa molto bene che un lascivo, un rapace, un avaro, un peccatore ha più da confondersi e da arrossire che da gloriarsi e perciò se ne guarda bene di tentarli per questo lato, ma se risparmia costoro da questa battaglia, non risparmia intanto i buoni, massime chi si sforza di tendere alla perfezione. Tutti gli altri vizi predominano solo quelli che si lasciano vincere e dominare da essi, ma la vanagloria innalza la testa contro quelle istesse persone che la combattono e vincono… essa è un nemico che non si fiacca mai, è un nemico che entra a guerreggiarci in tutte le nostre operazioni e se non si è accorti, se ne rimane vittima. (Pietrelcina, 2 agosto 1913, Padre Pio a padre Agostino, Ep. I, p. 397)
Dagli scritti di Padre Pio:
L’Apostolo…ci avvisa: ”se viviamo per lo Spirito, camminiamo per lo Spirito”(Gal. 5,25), quasi come se volesse dirci a comune nostra edificazione: vogliamo vivere spiritualmente, cioè mossi e guidati dallo Spirito del Signore? Siamo accorti nel mortificare lo spirito proprio, il quale ci gonfia, ci rende impetuosi, ci dissecca; badiamo insomma a reprimere la vanagloria, l’iracondia, l’invidia: tre spiriti maligni che tengono schiavi la maggior parte degli uomini. Questi tre spiriti si oppongono estremamente con lo Spirito del Signore. (Pietrelcina, 23 ottobre 1914, Padre Pio a Raffaelina Cerase, sua figlia spirituale, Ep. II, p. 205)
Dagli scritti di Padre Pio:
Guardatevi pure dall’amore di gloria vana, vizio proprio delle persone devote. Esso ci spinge senza accorgercene, ad apparire sempre più degli altri, a guadagnarci la stima di tutti. Anche S. Paolo mette in sull’avviso i suoi cari Filippesi allorché disse: “non fate cosa per vana gloria”(Fil. 2,3). Questo grande santo, ripieno dello Spirito del Signore, ben vedeva in tutta la sua estensione il male che era per apportare a quei santi cristiani, qualora questo maledetto vizio fosse riuscito a penetrare nei loro spiriti…contro questo maledetto vizio, vero tarlo, vera tigniuola dell’anima divota opponete il disprezzo di essa vana gloria. Non vogliate sentire molto di voi: il basso sentire di se stessi, credendo tutti superiori a sé è il rimedio unico per guardarci da questo vizio. (Pietrelcina, 4 novembre 1914, Padre Pio a Raffaelina Cerase, sua figlia spirituale, Ep. II, p.221)Meditazioni del 2 settembre 2014)
Tratto dall’Epistolare I, II, II edizione anno 1973, 1975 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni
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