– Maria Addolorata -
Dagli scritti di Padre Pio:
Quanto è dolce, padre, il nome croce!; qui, appiè della croce di Gesù, le anime si rivestono di luce, s’infiammano di amore; qui mettono le ali per elevarsi ai voli più eccelsi. Sia dessa croce anche per noi sempre il letto del nostro riposo, la scuola di perfezione, l’amata nostra eredità. A tal fine badiamo di non separare la croce dall’amore a Gesù: altrimenti quella senza di questo diverrebbe un peso insopportabile alla nostra debolezza . (Ep.I,602)
Dagli scritti di Padre Pio:
Rammentati di ciò che avveniva nel cuore della nostra celeste Madre appiè della croce. Ella per l’esuberanza del dolore rimase impietrita dinanzi al Figlio crocifisso, ma non puoi dire che ne fosse abbandonata. Anzi meglio l’amò di allora che soffriva e non poteva neppur piangere? Dunque consolati, mia carissima figliuola, e rassegnati a veder scendere la notte senza intimorirti. (Ep.III,189)
Dagli scritti di Padre Pio:
Iddio vuole che noi siamo interamente suoi, perciò nessuna cosa ti ritenga per abbandonarti totalmente in balìa della sua provvidenza. Rimaniamoci dunque in tal modo, mia diletta figliuola, fra le tenebre della passione del maestro. Dico fra queste tenebre; giacchè ti lascio considerare la santissima Vergine e san Giovanni, i quali essendo ai piedi della croce fra le spaventevoli tenebre, non più ascoltavano nostro Signore, né lo vedevano, ed altro sentimento non avevano che quello del cordoglio e della tristezza; quantunque fossero animati dalla fede, essa era anche nelle tenebre, giacchè era necessario, che partecipassero dell’abbandono di nostro Signore. (Ep.III,423)
Dagli scritti di Padre Pio:
La santissima Vergine ci ottenga l’amore alla croce, ai patimenti, ai dolori ed ella che fu la prima a praticare il vangelo in tutta la sua perfezione, in tutta la sua severità, anche prima che fosse pubblicato, ottenga a noi pure e dessa stessa dia a noi la spinta di venire immediatamente a lei d’appresso. Sforziamoci noi pure, come tante anime elette, di tener sempre dietro a questa benedetta Madre, di camminare sempre appresso ad ella, non essendovi altra strada che a vita conduce, se non quella battuta dalla Madre nostra: non ricusiamo questa via, noi che vogliamo giungere al termine. (Ep.I, 602)
Tratto dall’ Epistolario I e III, II edizione 1973 e 1977 a cura di Melchiorre da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni
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