Padre Pio sente di essere un peccatore salvato dalla misericordia divina e chiede

a Dio di chiamare a pentimento e quindi perdonare a tutti i peccatori, come ha

fatto con lui.    Dovrei gridare: ” Signore, allontanami da me, perché sono un

peccatore “. (Lc 5,8)  E se Tu mi ascoltassi, che ne sarebbe di me?  Invece

Tu vieni a me, mi perdoni e mi abbracci.  Io colgo questo attimo eterno

per chiederti di abbracciare così tutti i peccatori. E’ la vittoria dell’amore. (P.Guglielmo Alimonti)

Come il legno verde dispone di fibre connettive e fori per crescere, così la vita

della grazia nell’uomo si avvale dei doni naturali per elminare i difetti e favorire

l’acquisto delle virtù. Dio alimenta la nostra sete di perfezione e la potenza della

energia spirituale con l’amore. Se ritira il fuoco del suo amore, si resta ” solo carbone ” (P.Guglielmo Alimonti)

Ogni creatura è un segno dell’amore di Dio, che ci ha destinati a dominare

nell’ordine il creato. L’uomo deve sollevare sempre lo sguardo in alto,

deve respirare l’amore effuso da Dio e così gli ” somiglia da stupire “.(P.Guglielmo Alimonti)

La realtà umana di tante anime traviate dal peccato e ostinate nel male strazia

il cuore di Padre Pio. Ecco perché egli da un lato richiama ed ammonisce

i peccatori, dall’altro invoca su di sé i castighi della giustizia divina. (P.Guglielmo Alimonti)