– Quaresima -
Compatire cioè commuoversi su Gesù che patisce è cosa buona, ma imitare la sua pazienza è cosa migliore. A questo si arriva non con tentativi affannosi ma con dolce abbandono. Leggi tutto »
– Quaresima -
Compatire cioè commuoversi su Gesù che patisce è cosa buona, ma imitare la sua pazienza è cosa migliore. A questo si arriva non con tentativi affannosi ma con dolce abbandono. Leggi tutto »
Pregare, adorare, significa di certo corrispondere alla volontà di Dio, che cerchiamo di comprendere, di seguire. Questa volontà di Dio, infinite volte nominata, ma sempre con tanta difficoltà ricercata, accolta, vissuta….Tante volte ogni giorno diciamo:”Sia fatta la tua volontà”, ma poi la nostra vita non corrisponde a queste parole. Troppe volte noi compiamo la nostra volontà e poco ci preoccupiamo se corrisponde alla volontà di Dio. Leggi tutto »
- Il Cristiano deve essere presenza d’amore col prossimo -
San Pio scriveva:
Sappi poi, o figliuola, che la carità ha tre parti: l’amor di Dio, l’affetto a sé stesso e la dilezione del prossimo; e le mie povere istruzioni ti mettono per la strada di praticar tutto questo. Gitta spesso fra il giorno tutto il tuo cuore, il tuo spirito ed il tuo pensiero in Dio con una grande confidenza e digli con il profeta reale: “Signore, io sono tua, salvami”. Non ti trattenere molto a considerare qual sorta di orazione Iddio ti dia, ma segui semplicemente ed umilmente la sua grazia nell’affetto che devi avere per te stessa. (Ep.III,736) Leggi tutto »
– Quaresima, periodo penitenziale -
In questo tempo di Quaresima ci viene riproposta un’esperienza di preghiera più profonda, più coerente, più autentica, un periodo che consideriamo penitenziale, in cui lo spirito possa dominare sulla materia. La figura divina, protagonista di questo tempo, lo sappiamo bene, è Gesù Crocifisso. Dinanzi a Gesù Eucaristia, che non è altro che Gesù glorioso, intravediamo le tracce di una Passione, di una morte, le tracce di un’infinita sofferenza. Sono le tracce della conseguenza del male, sono tracce di quel Crocifisso che ha dimostrato l’amore di Dio al mondo intero, il Crocifisso che ancora oggi sembra non trovare posa, non trovare pace, perseguitato ancora, dopo duemila anni. Capiamo allora che quel Cristo Crocifisso è un Crocifisso di tutti i tempi, è un perseguitato di sempre e sempre, quindi, continua a dire amore, sempre continua a dire pace, sempre continua a dire offerta di sé, testimonianza autentica. Leggi tutto »
San Pio scriveva:
Gesù è di tutti, ma lo è a più ragione per i peccatori. Egli stesso ce lo dice: Non sono venuto per i giusti ma per i peccatori (Mt 9,13;Mc 2,17); non sono i sani che abbisognano del medico, ma gl’infermi(Mc 2,17;Lc 5,31); il Figliuol dell’uomo è venuto per salvare ciò che era perduto(Mt 18,11; Lc 24,32); in cielo si farà più festa per la conversione di un peccatore, che per la perseveranza di novantanove giusti( Lc 15,4). ( Ep.IV,626) Leggi tutto »
La nostra natura umana, chissà perché, naturalmente non tende all’unità, ma alla separazione. Le differenze non riescono ad essere viste come motivo di comunione maggiore, di ricchezza reciproca ma, al contrario, le differenze generano continue divisioni e non è questa la volontà di Dio. Pregando per l’unità della Chiesa, pregando per l’unità dei cristiani, occorre quell’atteggiamento di umiltà: non avere la pretesa ma avere l’amore, l’accoglienza, il rispetto, partire dall’idea che tutti sono in buona fede e che nel cuore accolgano l’amore del Signore, e che tutti soffriamo quando qualcuno si allontana dalla fede, quando qualcuno si allontana dalla propria Chiesa. Un dolore grande: è come se una mamma perdesse il proprio figlio e continuasse poi a cercarlo, con la speranza che un giorno torni a casa. Leggi tutto »