I miei giorni con Padre Pio di P. Guglielmo Alimonti

Questo fraticello

Ero fratino nel Seminario Serafico di Sulmona (Aq). Stando tra i Cappuccini, qualcuno di essi ogni tanto ci parlava di Padre Pio, il frate in fama di santità della provincia religiosa si Foggia. Ci dicevano che portava le stimmate di Gesù nelle mani, nei piedi e nel costato. Faceva profezie, era dotato di carismi speciali ed era visitato da tanta gente ogni giorno. In quel periodao lessi e rilessi la prima biografia di San Leopoldo Mandic, che era morto nel 1942, due anni prima che io entrassi in seminario. Mi dicevo: non ho potuto conoscere Padre Leopoldo, ma Padre Pio è vivo! La brama di andare da lui per abbracciarlo, ricevere la sua benedizione e chiedergli di pregare per me, mi ardeva forte nel cuore. Leggi tutto »

Temere Dio è rispettare Dio

– Temere Dio è rispettare Dio -

Dagli scritti di Padre Pio:

… Sono sempre disposto a fare la volontà di Dio e dei miei superiori… Ma, padre mio, quali sono i fini di Dio perché permette al demonio tanta libertà? La disperazione vorrebbe prendermi; eppure mi creda, padre mio, la volontà di dispiacere a Dio non ce l’ho. Io non so rendermi ragione e molto meno intendere come mai possa stare insieme volontà sì risoluta e pronta ad operare il bene, con tutte queste miserie umane. Se dunque scorgesse che io stessi in pericolo per l’anima mia, mi aiuti se non vuole vedermi ridurre in cenere di peccati, perché l’anima la voglio salvare ad ogni costo ed Dio non voglio proprio più offenderlo. (Pietrelcina,25 giugno 1911, Ep.I, p.226) Leggi tutto »

Offrirsi a Gesù -

– Offrirsi a Gesù-

Dagli scritti di Padre Pio:

Fatti animo, o mio carissimo figliuolo! Se tu non hai sufficiente oro, né incenso per offrire a Gesù, avrai almeno la mirra dell’amarezza: e mi conforta il sapere ch’egli l’accetta volentieri, come se cotesto frutto di vita volesse essere posto nella mirra d’amarezza, sia nel suo nascimento, sia nella sua morte: Gesù glorificato è bello; ma a me sembrami che lo sia maggiormente crocifisso.   (Ep.IV-421) Leggi tutto »

L’esperienza dell’anima – 15/01/13

– L’esperienza dell’anima -

La presenza dello Spirito Santo compie ciò che Dio Padre progetta e ciò che il Figlio annuncia. Il Padre progetta, il Figlio annuncia e nello Spirito Santo tutto si compie. Ne  abbiamo continue conferme. Il tempo della Chiesa dopo la Pentecoste è proprio il tempo dello Spirito Santo. Lo invochiamo continuamente, invochiamo questa presenza divina che porta con sé la Trinità intera e ci arricchisce dei suoi doni, doni preziosissimi verso i quali dovremmo sempre rivolgere particolare attenzione, perché nella consapevolezza di averli ricevuti ne comprendiamo maggiormente l’efficacia e questo soprattutto quando ci poniamo in preghiera, in adorazione, in quella comunione esclusiva con Dio. I doni ci sono sempre, Dio è sempre con noi, ma in alcune situazioni questa comunione è maggiormente consapevole dei frutti vengono posti in maggior evidenza; i doni sono maggiormente evidenziati. Leggi tutto »

Affidiamoci a Dio – 22/01/13

– Affidiamoci a Dio -

Dagli scritti di Padre Pio:

Gesù disse: “Se non vi fate come i fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli”. Ma prima d’insegnarlo a noi colle parole l’aveva praticato lui stesso col fatto. Si fece bambino e ci diede l’esempio di quella semplicità che poi l’avrebbe insegnato colle parole. Diamo sfratto al nostro cuore, tenendo da esso lontano ogni prudenza terrena. Sforziamoci di avere una mente sempre pura nei suoi pensieri, sempre retta nelle idee, sempre santa nelle sue intenzioni. Conserviamo sempre una volontà, la quale non cerchi altro che Dio e la sua gloria. Se noi ci sforzeremo di andare avanti in questa bella virtù, Colui che ce la insegnò ci arricchirà sempre di nuovi luni e di maggiori favori celesti. (Ep. I,p.607) Leggi tutto »

Il battesimo – 8/01/’13

– Il Battesimo -

Dagli scritti di Padre Pio:

A dire di san Paolo, il battesimo, mediante il quale noi diveniamo figli di Dio, eredi del suo regno, è tipo, partecipazione e copia della morte di Cristo. Il battesimo è tipo della morte di Gesù Cristo, perché siccome Gesù per mezzo della croce ha patito, così a noi col segno della croce ci viene conferito il battesimo: siccome Gesù fu sepolto nella terra, così noi siamo immersi nelle acque del santo battesimo. Il battesimo è partecipazione ancora della morte di Gesù, perché il battesimo applica i misteri che rappresenta e perciò produce gli effetti della morte del nostro Redentore. (Pietrelcina 19.9.1914, Ep.II,p.176) Leggi tutto »

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