Siamo appena entrati in questo tempo di Avvento, muoviamo i primi passi in questo tempo forte e protagonista di questo tempo è Maria, la madre di Gesù. E’ Lei che ci guida nel tempo di Avvento, è Lei che ci insegna come si accoglie Gesù, è Lei che ci insegna come si porta Gesù, è Lei che ci insegna come si segue Gesù. E’ davvero una maestra eccellente e allora la vogliamo vedere protagonista in questo tempo di attesa, in questo tempo di preparazione, perché come noi siamo qui in ginocchio dinanzi a Gesù Eucaristia, tante volte anche Lei è stata davanti a Gesù suo figlio e lo ha contemplato, lo ha adorato con infinito amore. Abbiamo questi stessi atteggiamenti di Maria, abbiamo queste stesse occasioni: occasioni da non perdere, occasioni da valorizzare. San Pio, sappiamo bene, quanta capacità ha avuto di venerare Maria e di insegnare, di trasmettere questa preziosa venerazione; aveva nel suo cuore consapevolezze difficili da comprendere. Noi ci mettiamo spesso alla scuola dei suoi scritti, ma non possiamo comprenderne in pienezza il significato. Sono convinto che i santi soffrono molto a scrivere certe cose, perché si accorgono che non rendono quello che stanno sperimentando, ma ci provano per lasciare traccia di esperienze di amore autentiche e profonde. Le parole scritte da noi hanno sempre dei limiti, ma intanto le ascoltiamo per entrare meglio in questo mistero di amore, così come San Pio l’ha vissuto, così come ha tentato di trasmettercelo. Leggi tutto »
December
1
Take no notice, my son, let them publish what they like. I fear God’s judgement and not that of men. Only sin is to be feared because it offends God and dishonours us. ( Padre Pio Archives) Leggi tutto »
Quasi al termine di questo mese, nel quale costantemente abbiamo orientato la preghiera verso i nostri cari defunti, vogliamo riflettere profondamente sul valore della nostra immortalità, sul valore della nostra anima, la nostra anima immortale. Possiamo paragonarla a quella scintilla di vita, a quell’alito divino che ha fatto sì che il primo uomo fosse e, come il primo, ognuno di noi. Una scintilla divina che è vita, che è vita vera, che è già vita eterna; una eternità meno considerata, una realtà sempre meno compresa. Chiediamo allo Spirito Santo di sapere cogliere queste verità divine, chiediamo allo Spirito Santo di saper comprendere l’immortalità, chiediamo allo Spirito Santo di saper considerare in modo opportuno la nostra anima, quindi la nostra esistenza con le caratteristiche dell’eternità. Abbiamo chiesto allo Spirito Santo di insegnarci le cose divine e l’anima è di Dio. L’invisibile spesso appartiene a Dio, un invisibile che la nostra esistenza rende visibile; siamo noi l’immagine del Dio invisibile e siamo noi la visualizzazione della nostra anima. E’ la nostra responsabilità: i figli di Dio immortali. Il nostro apparire sia allora manifestare realtà divine e nient’altro, altrimenti si cadrebbe in contraddizione. L’immagine di Dio svanirebbe e la realtà dell’anima ne avrebbe discapito. Leggi tutto »
Ogni volta che abbiamo cercato una luce, un conforto, una risposta. Come può un morto essere segno di vita? Come può una condanna essere segno di amore ? Eppure Gesù crocifisso è tutto questo; è il segno supremo dell’amore di Dio che si è donato per noi, per la nostra salvezza. E’ la sorgente della luce, è la risposta al dolore e alla morte. Sì, il crocifisso è la risposta al grido di dolore a Dio dall’umanità sofferente. “Ecco mio figlio”, ci dice Dio. Ad ogni dolore Dio ci risponde: ”Ecco mio figlio”, per farci capire come a quel dolore del figlio suo possiamo unire il nostro, dobbiamo unire il nostro, affinché abbia un senso, un significato, una finalità. Leggi tutto »
Dal cuore pieno d’amore di un uomo di Dio non può che scaturire una preghiera tenera e confidente. Tutta la forza del suo grido è nella certezza assoluta dell’amore di Dio verso ogni creatura, anche la più smarrita e la più ostinata.
” Voi l’avete detto, o dolce mio Signore, che “l’amore è forte al par della morte, e duro al par dell’inferno”, perciò guardate con occhio di ineffabile dolcezza questi morti fratelli, incatenateli a voi con una forte stretta di amore “.
(Pietrelcina 17/10/1915 – Ep.I, p.677)
Abbraccia
Potenza dell’amore,
sei tu che dai la vita.
Il tuo potere è forte
assai più della morte.
Tu sei celeste dono.
Riportiamo una parte dell’omelia di Padre Guglielmo Alimonti durante la S. Messa del 21 settembre 2010 celebrata nella nostra Parrocchia. Per Padre Guglielmo l’ incontro con il cappuccino stigmatizzato orientò tutta la sua vita sacerdotale. Padre Pio divenne il suo direttore spirituale, affidandogli la missione di assistere i Gruppi di Preghiera. Da anni è il responsabile dei Gruppi di Preghiera dell’Italia centrale.
… Una mattina ero lì vicino a Padre Pio e volevo approfittare di quel momento (erano le tre del mattino) per confessarmi e allora lui mi ha detto: ” Figlio mio, ricordati che Dio è giusto e dà il premio pari ai meriti ”. Leggi tutto »