In Galilea – 02/04/’10

Il martirio di Padre Pio, come quello di Cristo, strazia il cuore di Maria e dei fratelli. ” Ma tu, Maria, consolati con noi”. Egli ha detto: ” Ci rivredemo il Galilea”. (cfrMc 16,7). Ogni sua promessa si è avverata, si avvererà anche questa.

In Galilea

Sorretta da pietose braccia amiche,

salivi, dolce Madre, sul Calvario,

seguendo l’orma tragica del Figlio.

Contavi nello strazio e nel silenzio

le gocce del sudore e del suo sangue.

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Riposo sul mio sì – 31/03/’10

Gesù nella volontà di salvarci aveva esclamato: “C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finchè non sia compiuto!” (Lc12,50). Ecco, nel Getsemani, l’ora è venuta. E’ la visione interiore del Golgota. E’ lo sconforto per il sonno dei suoi e l’abbandono del Padre. Gesù entra nell’angoscia e suda sangue. E’ il supremo momento del fiat!

Riposo sul mio sì

O Padre, sono qui.

Affondo nelle zolle

le mie ginocchia stanche.

Curvate son le spalle.

Prostrata è la mia fronte.

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Amore e dolore – 09/03/’10

amore e dolore – Amore e dolore -

Dagli scritti di Padre Pio:

Mi copro il volto di rossore; so benissimo che la croce è il pegno dell’amore, la croce è la caparra di perdono, e l’amore che non è alimentato, nutrito dalla croce, non è vero amore; esso si riduce a fuoco di paglia. Eppure con tale conoscenza questo falso discepolo del Nazareno(…) va in cerca del pietoso cireneo che lo sollevi e lo conforti. Che pregio potrà avere questo mio amore presso Dio? Temo fortemente per questo, che il mio amore per Iddio non sia vero amore… Eppure, padre mio, ho grandissimo desiderio di soffrire per amore di Gesù. E come va poi che alla prova, contro ogni mio volere, si cerca qualche sollievo? Quanta forza e violenza debbo farmi in queste prove per ridurre al silenzio la natura, diciamola così, che reclama altamente di essere consolata. ( Ep.I,571/572) Leggi tutto »

Amaramente – 25/03/’10

La croce di Gesù è il supremo sì; è la lezione d’amore e di dolore. Gli uomini avrebbero potuto contare tutte le gocce del sangue di Gesù, ma nessuno potrebbe contare tutti i suoi palpiti. L’ Uomo sulla croce, nudo e solo, merita di essere amato, a qualunque costo.

AMARAMENTE

O croce di Gesù,

sei dolorosa cattedra.

Lezione sei d’amore

che non conosce limiti.

Tu sei supremo si.

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Tu solo sei il Bene – 02/03/’10

tu solo sei il bene – Tu solo sei il Bene-

Dagli scritti di Padre Pio:

Tu sei interamente di Gesù, nessuna cosa dunque ti ritenga, per abbandonarti totalmente in balia della sua provvidenza. Rimani dunque, mia carissima figliuola, in tal modo fra le tenebre della passione. Dico fra questa tenebre, giacché ti lascia considerare la santissima Vergine e san Giovanni, i quali essendo ai piedi della croce tra le spaventevoli tenebre, non più ascoltavano nostro Signore, né lo vedevano, ed altro sentimento non avevano che quello del cordoglio, e della tristezza; quantunque fossero animati dalla fede, essa era anche nelle tenebre, giacché era necessario, che partecipassero dell’abbandono di nostro Signore. Deh! mia dilettissima figliuola, stimati felice di stare in sì dolce compagnia senza comprenderlo. ( Ep. III,176) Leggi tutto »

Niente ti turbi- 23/02/’10

niente ti turbi – Niente ti turbi -

Il cammino della quaresima, preso sul serio, è davvero impegnativo; ci chiede tante energie. Ci chiede un po’ di sforzo, un po’ di sacrificio e di avere delle attenzioni che comunemente non abbiamo, come se ognuno volesse scoprire una dimensione nuova, alla quale però appartiene la conversione, quindi la grazia di Dio.

S. Pio scriveva:

Le  fitte tenebre mi coinvolgono tutto; una forza potentissima di essere quasi invisibile mi disperde; e mentre ritento a raccogliere i residui dispersi delle mie facoltà, tutto torna a smarrirsi e viene come stritolato ed annullato dal tutto. Mio Dio! Sono a te in profonda confusione; a te che sei quel che sei. Io … nulla meschino, degno solo del tuo disprezzo e della tua commiserazione, ma … rifletto che ho da far col Dio, che è mio. Ah! Sì. E chi vuol contendermelo?…io mi domando se nel mio credere senza sentirlo vi( …) sia mancanza a quell’uniformità voluta da Dio. Ahimé ! i sentimenti che si suscitano in me in proposito toccano i due estremi, si cozzano fra loro, e riducono l’anima quasi nell’impotenza di reagire, tenendola nel più duro martirio, e di giorno e di notte. ( Ep. I, 1105) Leggi tutto »

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